I 2cosi e le parole inventate

per la prima volta scrivo 2cosi e on i 3 perché Ludovico o meglio coso3 non ha ancora intenzione di parlare….

comunque tutti i giorni che io e Coso1 andiamo a prendere il 3 all’asilo Edoardo saluta la Suora all’ingresso

coso1: ciao suorina che Dio ti benedica

Suorina: ciao ragazzo caro….

e così tutti i santissimi giorni che andiamo a prenderlo insieme….cascasse il mondo lui saluta la cara suorina con la sua speciale benedizione

ma… qualche giorno fa Edoardo era in vena di confidenze e il dialogo è stato un pò più lungo del solito, e anche molto più imbarazzante per me….

coso1: ciao Suorina, che Dio ti benedica sempre!

Suorina: ciao ragazzo caro, sei sempre molto gentile e molto credente

coso1: si… non ho preso dalla mia mamma, lei è agonistica

io che ormai ero già con un piede fuori dal portone mi giro e:

cosa sarei scusa?

coso1: agonistica mamma…. che non credi in Gesù

mamma: 1 si dice agnostica (capra) 2. ma dopo averlo detto a tutti i tuoi insegnanti di catechismo devi venirlo a dire anche a scuola di tuo fratello? e terzo Edo…. ogni tanto stai zitto….

inutile raccontarvi lo sguardo della suorina, meno male che Ludovico è già iscritto per il prossimo anno perché per un attimo ho avuto paura che non me lo accettassero!

mi chiederete cosa centra questo racconto con il titolo dell’articolo “le parole inventate” ma in realtà è stato proprio questo ad ispirarmi. Quanto sono le parole che i bambini si inventano quando cercano di parlare come i grandi, le parole storpiate, o quegli errori grammaticali fatti con totale innocenza? Dalle più semplici Bibi per chiamare le macchinine o iuccio al posto di ciuccio, o quelle frasi cosi scorrette grammaticalmente da strapparti sempre un sorriso “mamma io non piangio” oppure “mamma mi aprisci l’acqua”.

Ma a casa mia, con i due cosi nell’ultimo periodo le parole inventate sono diverse,hanno dietro una logica, una conoscenza molto complessa del vocabolario italiano, per a casa mia l’uovo all’occhio di bue si chiama “uovo alla bufala” perché nonostante sia il testosterone ad averla vinta come numeri a casa nostra regna il “girl power”

“Lo gnocco della maestra” in realtà ha un significato molto profondo perché non è solo il cocco della maestra ma è quello che lei mangerebbe di baci!

“il Trullo di tamburi” ebbene sì avete letto bene, si dice trullo perché il tamburo fa tu tu tu e non ru ru ru

“Scortex” perché è vero che si dice Scottex , ma quando chiedono alla mamma dove poterlo trovare la mamma risponde sempre: nell’armadio delle scorte .

“Il Puliziotto” che è il lavoro che vorrebbero fare i bambini ed anche quella strana figura in cui, sempre secondo loro, io mi trasformo quando sono molto severa! a me però viene in mente un dittatore delle pulizie….

poi c’è la famosissima “Modabilità” al posto della banalissima e più comune parola Modalità quando Edo gioca a qualche videogioco e la spiegazione è molto semplice… modo-livello più abilità del giocatore…

Si potrebbe andare avanti all’infinito, si potrebbe creare un nuovo vocabolario con tutte le parole nuove inventate dai nostri figli… e non ci sarà volta che non ci fermeremo, sorrideremo, sospireremo pensando a quanto fossero speciali quelle parole storpiate…

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